Bergeggi, Swim The Island 2012: una certezza, una riconferma


E alla fine ci siamo trovati lì, il 22 settembre, sulla spiaggia di ciotoli e ghiaia di Bergeggi, a poca distanza da Savona, pronti a nuotare di nuovo intorno all’isola omonima, per quella che si avvia a diventare una gara classica di nuoto in acque libere.

Ormai abbiamo deciso, il mio socio Aqua2 ed io, che questa Swim The Island la faremo tutti gli anni. A meno che non ci sparino nella schiena.

Sì, perché è stato proprio bello.

Il tempo era strano, stregato: l’aria era carica di burrasca e pioggia, il mare inquieto, con l’onda in crescita proprio durante lo svolgimento della gara (per poi calmarsi poco dopo – come da legge di Murphy). Ma diciamolo: nuotare con l’onda è nuotare nel mare vero e, chi legge questo blog da un po’, sa che nel mare vero noi di StoBeneNelBlu ci sguazziamo. Guardate la foto dell’arrivo di alcuni nuotatori e capirete a cosa mi riferisco quando dico che era mare vero…

L’organizzazione della gara, già ottima lo scorso anno, è stata ancora più fluida quest’anno, con un’attenta gestione della consegna dei pacchi gara.

Quindi siamo partiti in perfetto orario: alle 12 e 20 via! con la classica “tonnara” di nuotatori che non vedono l’ora di partire e si accavallano l’uno sull’altro nei primi metri, per poi sfilacciarsi e frammentarsi in piccoli gruppi.

L’acqua era scura, ma limpida, quasi da Oceano Atlantico centrale. L’onda formata sbatteva contro i nuotatori e nascondeva le boe di segnalazione del percorso, rendendo non proprio banale la navigazione. Io ho nuotato in scioltezza, con un orecchio sigillato da un tappo per un’otite purulenta (sic), pieno di antibiotici fino al midollo. Quindi sono contento del mio 56’ fatto in queste condizioni fisiche disastrate. Avevano provato (saggiamente) a dissuadermi quasi tutti: moglie, madre, socia, colleghi, otorino – ma non Aqua2O e nemmeno, onore al merito, mio figlio di dieci anni (“Papà, se ci tieni, vai” – buon sangue non mente). Io, testa dura di orango acquatico, ci tenevo troppo ad essere in acqua. E comunque alla fine sono qua, alive & kicking. Quindi forse avevo ragione io…

La gara lunga, 3500 m. abbondanti  (perché a meno di non avere un GPS impiantato nel cranio è impossibile tenere una rotta perfetta, sicché qualche metro in più si fa)  per me è passata in un attimo: mi sono goduto l’acqua, il panorama subacqueo, il nuoto in sé. Stessa cosa mi ha detto Aqua2O. Che, va proprio sottolineato, con due gemelli piccolini in famiglia, sta dormendo da mesi 2-3 ore per notte: eppure stamattina è balzato in piedi alle 6 e 30 per fare questa gara. (Beh, a dire il vero lo avevano già svegliato i due salsicciotti…)

Effettuare il periplo dell’isola di Bergeggi è magnifico: solo questo vale la partecipazione a Swim The Island.

L’assistenza ai nuotatori è stata perfetta: tanto i primi quanto gli ultimi hanno avuto sempre nei dintorni canoe, imbarcazioni e tavole da surf con assistenti pronti ad aiutare in caso di bisogno. Anche solo indicando la via a chi si allontanava troppo dalla traiettoria ideale.

Il momento emblematico di questo evento? Trovarsi noi due a fine gara, asciutti ma con il sale addosso, un po’ stanchi, seduti sui ciotoli di fronte al mare, con in mano un piatto di pasta offerto dal ristoro e un bicchiere di vino, a goderci la ricca semplicità del momento.

PS: chi non avesse ancora trovato le classifiche (sia della gara da 3500 m. che di quella da 1700 m.), può consultarle qui  subito e da martedì 25/9 sul sito ufficiale della gara.  E per chi volesse fare un confronto con l’edizione dell’anno scorso, queste sono le classifiche 2011.


16 commenti on “Bergeggi, Swim The Island 2012: una certezza, una riconferma”

  1. Paolo Gullì ha detto:

    gara andata…….l’emozione più bella in assoluto…dai primi metri fino a quando non ricominci a camminare ti senti UN PESCE…in un branco insieme ad altri 280 tuoi simili…tutti in fuga uno accanto all’altro…a momenti sopra o sotto con qualche colpo che ti arriva e qualcuno lo dai tu…e mentre prendi fiato guardi gli altri con ammirazione e pensi…cavolo visti da fuori siamo uno spettacolo!!!….e senti solo il suono delle bracciate e delle onde che ti accompagnano verso il traguardo…..che mentre sei nel pieno della gara non vedi l’ora che finisca…ma poi invece speri sia durata per sempre questa emozione….al prossimo anno Bergeggi 🙂

  2. Enrico ha detto:

    Prima volta a Bergeggi x me, ma di sicuro non l’ultima!!! E’ stato un bellissimo regalo di compleanno!

  3. . ha detto:

    che premi davano ai primi classificati di categoria amatori. Sono dovuto scappare prima dellla premiazione e me lo sono perso.

  4. renato ha detto:

    ho partecipato all’edizione 2012 e devo dire che non mi era mai capitato di nuotare con un mare così nervoso, ma il calore e l’entusiasmo di tutti i presenti hanno fatto dimenticare le eventuali difficoltà di percorso. Ottima l’organizzazione da parte di tutto lo staff che ha ben saputo gestire numeri decisamente importanti (circa 500 iscritti) e fornire una confortevole assistenza nel pre gara e nel momento del ristoro. Unico neo, visti il numero elevato di partecipanti, la scelta di una partenza unica tra amatori e tesserati ma soprattutto la decisione di permettere l’uso delle mute che ha fatto convogliare parecchi presenti nella categoria amatori pur essendo chiaramente tesserati per varie società sportive, alterando palesemente le classifiche. Capisco la difficoltà nel riconoscere le varie categorie ma credo che, visto il successo di queste edizioni, nel futuro per rendere questa manifestazione ancor più piacevole, sarebbe il caso di gestire meglio le iscrizioni, magari chiudendole in anticipo di qualche giorno ed effettuare controlli con le federazioni. Certo che nell’interesse della manifestazione saprete migliorare ulteriormente la prossima edizione, mi complimento ancora con tutti i volontari che si sono prodigati in questa giornata dedicata agli amanti del nuoto in mare..
    Saluti a tuti e arrivederci al prossimo anno
    Renato

  5. massimo ha detto:

    anche per me e’ stata la prima volta dao che pratico nuoto da un annetto e devo dire che ho scelto lo sport piu bello in assoluto meglio tardi che mai:-) swim the island fascinosa e di livello grazie bewater

  6. CARLO ha detto:

    l’anno scorso l’ho fatta con la muta………., quest’anno con il costume autorizzato a marchio FIN……….., ed è stato ancora più bello, coinvolgente, entusiasmante………ho fatto gare nei laghi e in mare,…………..ma Bergeggi ha un fascino particolare…….e resta un appuntamento da non dimenticare………bello bello bello

  7. matt (bewater) ha detto:

    GRAZIE A TUTTI per i commenti molto COSTRUTTIVI ! ne faremo TESORO ….per offrirvi il prossimo anno qualcosa di favoloso ! un abbraccio salato..

    matt (bewater)

  8. Massi ha detto:

    Anche per me prima competizione assoluta in acque libere….nuoto da un estate…ho fatto la gara corta (1,7 km) e sono contento di essere riuscito ad arrivare in fondo!!E pensare che il tutto è nato guardando un video a Finalborgo dove vivo,in una vetrina di un agenzia viaggi..mi sono innamorato di quelle belle immagini della prima edizione.e ho pensato:”voglio farla anch’io!”.Bella Manifestazione non c’è che dire complimenti all’organizzazione e sicuramente ci sarò anche la prossima!….magari tentiamo la gara lunga!!!

  9. Francesco Procopio ha detto:

    …ho partecipato alla 3.5 km. Ancora non mi capacito di quanto sia stato bello… e trovo altresí FANTASTICA la foto che appare in questo articolo! Al punto da chiedervi: é possibile averla in dimensioni originali, per email? VI PREGO! Grazie…

    francesco

  10. massimo ha detto:

    MI avete fatto venire la voglia ed e’ solo Novembre! : ) ho partecipato ad alcune manifestazioni in acque libere questa stagione con tempi standard nonostante una certa costanza nel nuoto (cinque su sette) il fatto e’ dovuto ad una serie di fattori e a una certa eta’,vado verso i 57.
    Tornando alla manifestazione il mare non proprio benevole ha influito senz’altro sulle performance,se ho ben compreso vi sono due categorie che portano le solite problematiche di appartenenza atleti,pseudo atleti,amatori sportivi,incoscienti, queste situazioni sono comuni a molte situazioni sportive.Impossibile districarle al meglio,occorre l’autocoscienza e la pace con se stessi rispetto a tempi e alla classifica. Il problema e’ comunque “riservato” ai primi 10/15 ho visto nel filmato una sorta di fotofinish dei primi cinque o sei li e’ importante il rispetto della regola. Su di una distanza di 3.5 Km giocarsi tutto all’ultima bracciata e’ dura se hai l’infiltrato nella categoria amatori, o gareggi con chi e’ provvisto di muta a parita’ di livello quest’ultimo e’ ovviamente avvantaggiato. Lasciando perdere questi pseudo preamboli agonistici l’energia che si ha nuotando in acque libere e’ quasi una pratica zen,molto, poi e’ legato al fascino del luogo.L’organizzazione sembra pure essere stata all’altezza. Partecipando da due anni regolarmente con il circuito dei Laghi mi permetto a Voi di consigliarlo per il buon livello di qualita’.
    Max : )


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