Che bella pelle hai, squalo volpe
Pubblicato: 19 gennaio 2014 Archiviato in: immersioni, Squali, Viaggi subacquei | Tags: crociera subacquea in Mar Rosso, diving, immersioni con squali, Mar Rosso, Squali, squalo volpe Lascia un commentoDaedalus Reef è lì, piantato nel bel mezzo del Mar Rosso egiziano, con il suo celebre faro, un po’ surreale come il lungo pontile che consente di raggiungerlo dal mare, superando i coralli.
Ma non è il faro il motivo principale per cui ci siamo spinti fin qui in crociera subacquea: lungo le ripide pareti di Daedalus Reef si infrangono forti correnti ricche di nutrienti e la vita sottomarina, di conseguenza, è ricchissima. Immergendosi in questo posto si può incontrare di tutto. In particolare, è uno dei pochi siti subacquei al mondo dove si hanno discrete probabilità di incontrare lo sfuggente squalo volpe. Un animale d’alto mare, che ama il blu e la profondità.
Il raro squalo volpe… è lui, e solo lui, che ho in mente, mentre mi preparo per l’immersione con Alfonso e consorti.
Vestizione, passaggio sul gommoncino, micro-traversata un po’ rocambolesca tra onde e spruzzi (come quasi sempre) e poi, finalmente, GO GO GUYS! Si va in acqua. Rapida discesa, giù veloci. Ci siamo tutti? OK, si inizia ad esplorare il reef, rimanendo intorno ai -25 metri. A rischio di perdermi le bellezze di qualche corallo molle, io, più che al reef, bado al blu dalla parte opposta: è da lì, dalla caduta esterna, che può arrivare quanto di più interessante possono riservare queste acque.
Bam! Lo vedo! E’ lui: una sagoma snella e sinuosa, 15-20 metri sotto di me. Rapido cenno d’intesa con gli altri: in un attimo svuoto i polmoni e sprofondo per raggiungere la quota dello squalo (e chi ha il Nitrox…aloha! Non ci può venire…ecco perché io non lo uso mai).
Ci gira intorno, lo squalo volpe, e sua la pelle è blu cobalto, sericea, con riflessi metallici. Io non ho mai visto una pelle così sottile e dall’apparenza setosa. In una parola: bellissima.
La lunga coda dello squalo volpe si muove morbida, flessuosa (e adesso quelle storie di pescatori decapitati dalla sua coda mi paiono più che mai assurde). Sto immobile e cerco di respirare il meno possibile per non infastidire lo squalo: si sa, è un timido. Come la maggior parte dei suoi simili, ci studia un po’, scivolando nel blu intorno a noi, poi, dopo qualche minuto, decide di andare. E così s’allontana: una sagoma scura che veleggia lontano nella corrente.
Sparito. Un sogno blu.